Tradurre un comunicato stampa tecnico

La traduzione di un comunicato stampa tecnico (CST) mette il traduttore di fronte ad alcune sfide particolari che cercherò di illustrare e poi di affrontare e risolvere con sette consigli pratici, indirizzati specificamente ai traduttori alle prime armi, ma che possono essere d’aiuto anche per colleghi più esperti.

Un comunicato stampa è un testo di comunicazione aziendale che ha obiettivi sia informativi sia commerciali. È un testo che ha una struttura ben definita, mirata ad aiutare i giornalisti, i social media manager e altre figure responsabili della comunicazione digitale e tradizionale, a comprendere e quindi a riferire attraverso i propri canali le notizie al quale il CST è dedicato.

Il CST è in questo senso un comunicato stampa standard con il suo titolo, sottotitolo o abstract, corpo del testo che simula la “piramide invertita” tipica del giornalismo (la notizia principale all’inizio, le notizie e informazioni secondarie a seguire). Alla fine del comunicato stampa possiamo trovare il cosiddetto “boilerplate” ossia una parte strutturata della conclusione che solitamente è sempre la stessa (fatta eccezione per eventuali aggiornamenti) e contiene informazioni pratiche sull’azienda, un breve profilo della stessa, eventuali dati economici, ecc.

Il CST si distingue, ai fini del lavoro di traduzione, per la significativa presenza di informazioni di carattere tecnico, incluso il ricorso a un’ampia terminologia settoriale, che possono costituire un problema traduttivo aggiuntivo.

Vediamo come possiamo migliorare le nostre strategie di traduzione quando affrontiamo un testo di questa natura.

7 consigli pratici per tradurre un Comunicato stampa tecnico

Consultiamo il sito del cliente per terminologia

È fondamentale controllare la terminologia settoriale e le eventuali scelte preferenziali del cliente. Il sito web del cliente può rivelarsi un’ottima fonte di verifica terminologica, anche se è necessario accertarsi che i contenuti nella nostra lingua di arrivo siano affidabili, ossia che siano stati tradotti da professionisti. Il modo più efficiente per consultare la terminologia del cliente sul suo sito è tramite ricerca su Google, usando gli operatori di ricerca, es:

termine_in_originale site:www.sitodelcliente.com.

Questo ci permette di trovare le pagine in cui compare il termine in originale e se il sito è tradotto, possiamo consultare la pagina tradotta per verificare il termine scelto per la lingua di arrivo. Possiamo anche usare l’operatore site di Google per verificare se i termini tradotti che abbiamo scelto sono presenti sul sito del nostro cliente.

Consultiamo il web per scegliere il giusto “tone of voice

Un altro genere di ricerca che possiamo fare prima di iniziare il lavoro di traduzione del CST è quello di cercare sul web esempi di contenuti simili, ossia altri comunicati stampa precedentemente tradotti. A volte sono presenti su altri siti, ad esempio siti specializzati nella pubblicazione di comunicati stampa aziendali. In questo caso, andremo a verificare il tipo di linguaggio scelto, ad esempio se si preferisce adottare un tono più informale, meno indirizzato agli addetti ai lavori, o se al contrario si privilegia un linguaggio più formale e tecnico. Ovviamente, se il sito del nostro cliente è ben tradotto, ci converrà leggere esempi di contenuti pubblicati per controllare come è impostata la comunicazione aziendale.

Leggiamo una volta tutto il testo per capirne la struttura

È sempre consigliabile leggere il testo nella sua interezza prima di iniziare a tradurlo. Questo ci permette di coglierne la struttura e di comprendere meglio l’argomento, specialmente se si tratta di notizie riguardanti nuovi prodotti o tecnologie innovative che potrebbero richiedere anche qualche ricerca mirata o, quando necessario, il ricorso alle spiegazioni del cliente. La lettura iniziale può apparire una perdita di tempo, soprattutto se abbiamo una scadenza stretta, ma il più delle volte ci permette di risparmiare tempo nelle fasi successive, quando ci troviamo in difficoltà con alcuni passaggi complessi.

Traduciamo il testo concentrandoci sui punti più problematici

In ogni testo ci sono parti che possiamo tradurre rapidamente, pressoché automaticamente, e altre che richiedono la nostra concentrazione e un’attenzione mirata. È importante comprendere quando è necessario dedicare più tempo a un brano del testo e quando invece possiamo lavorare in modo più rapido. Quando identifichiamo un punto problematico, dedichiamogli il tempo necessario, soprattutto se ci sono dubbi interpretativi. In quest’ultimo caso, se necessario coinvolgiamo il cliente per risolvere passi oscuri o ambigui.

Rileggiamo il testo paragrafo per paragrafo

Quando abbiamo completato la prima stesura, rileggiamo con cura il testo tradotto, avendo il testo originale a fronte e confrontando i due testi paragrafo per paragrafo. Se usiamo un sistema di traduzione assistita (CAT), possiamo confrontare frase per frase. Aspetti su cui soffermarsi sono, a titolo esemplificativo: i numeri, gli acronimi, gli elenchi, i nomi delle persone o quelli geografici, i job title, ecc.

Riscriviamo il testo senza l’originale a fronte

Ora viene la parte più delicata, ma anche più interessante, del nostro lavoro di traduzione del comunicato stampa. Abbiamo risolto le questioni terminologiche, i dubbi interpretativi e le parti più difficili del testo di partenza. Ora dobbiamo lasciare alle spalle l’originale e concentrarci sul testo tradotto, riscrivendolo con attenzione per la leggibilità e la scorrevolezza, assicurandoci che suoni il più possibile naturale nella lingua di destinazione. Aspetti sui quali concentrarsi: concisione (meno parole e parole più corte), punteggiatura e suddivisione del testo (allontanarsi se necessario dall’originale), correzione di eventuali incoerenze dell’originale.

Rileggiamo e rivediamo il testo finale prima della consegna

Un’ultima rilettura prima della consegna non guasta mai, una sorta di proofreading per intenderci. Vale sempre la pratica collaudata di far “riposare” il testo una notte, per poi rileggerlo “a freddo” prima della consegna. Se poi il proofreading lo fa un collega meglio ancora!

Conclusioni

La traduzione di comunicati stampa tecnici è indubbiamente impegnativa, ma è tra le più interessanti e difficili da fare, perché richiede la combinazione di competenze come quella del traduttore tecnico e quella del transcreator. Scrivere un testo tecnicamente impeccabile e stilisticamente piacevole non è banale, ma un prodotto finale ben realizzato vi darà grandi soddisfazioni e sarà apprezzato dai clienti più esigenti.

Andrea Spila

Lavoro in rete dal 1989.
Un anno di grandi rivoluzioni: la caduta del Muro di Berlino, le proteste degli studenti in piazza Tiananmen, il riconoscimento di Solidarnosc in Polonia, la Convenzione sui diritti dell’infanzia delle Nazioni Unite.

Il 1989 è un anno importante anche per me perché vede la luce AlfaBeta, la mia società di consulenza che da più di vent’anni offre servizi di comunicazione per il mercato internazionale.

E il 1989 è un anno importante anche per la rete, perché Tim-Berners Lee pubblica il documento da cui prende vita il mezzo di comunicazione del futuro, il web.

Dai primi anni Novanta lavoro sul web e con il web. Tutta la mia attività professionale (creazione di siti, traduzione e formazione online) nasce e si sviluppa sulla grande ragnatela.

Ed è sempre sul web che è iniziato il mio impegno di attivista per la pace e i diritti umani.

Quando non sono in rete, mi piace andare in canoa, praticare kendo e yoga, camminare, meditare e cantare.

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